I fermenti: gli effetti benefici

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Fonte: Articolo pubblicato da Valsoia

I Fermenti, che devono essere vivi e attivi per esercitare a pieno la loro funzione benefica, sono in grado di:

  • favorire molti processi vitali indispensabili per lo sviluppo fisiologico
  • riordinare la flora batterica intestinale, ostacolando lo sviluppo di molti microrganismi dannosi, inclusi i batteri nocivi e putrefattivi
  • prevenire le infezioni intestinali (in presenza di una flora batterica sana i germi non riescono ne a moltiplicarsi, ne a diffondersi)
  • ricostruire una adeguata flora batterica dopo cure con assunzioni di antibiotici
  • migliorare il transito digestivo, contribuendo a garantire il perfetto funzionamento del tratto intestinale
  • aiutare la scomposizione degli alimenti, prevenendo problematiche, tipiche di un processo digestivo non corretto, come l'alitosi, la diarrea, la stipsi, il meteorismo e i dolori addominali indotti dall'irritazione della mucosa intestinale
  • rafforzare le difese immunitarie, producendo immunoglobuline, situazione che giustifica il ruolo primario che viene attribuito ai fermenti lattici nella prevenzione delle allergie
  • sintetizzare meglio le vitamine del Gruppo B, produrre migliore vitamina K, produrre il 10% degli aminoacidi
  • trasformare alcune parti dei materiali di scarto in aminoacidi
  • sintetizzare gli acidi grassi essenziali (acido butirrico e acetico) eprodurre la ‘lactasi’ (enzima)
  • scindere il lattosio e produrre acido lattico
  • prevenire assai bene l'avvelenamento da cibi e le infezioni locali osistemiche provocate dall'entrata dei germi nell’organismo attraverso l’intestino (es. dissenteria, tifo, colera). In presenza di una sana flora batterica intestinale questi microrganismi patogeni non sono infatti in grado di moltiplicarsi.
  • equilibrare i livelli di grassi e di zuccheri nel sangue
  • mantenere l'equilibrio ormonale eliminando gli ormoni tossici in eccesso
  • prevenire i calcoli della cistifellea
  • partecipare alla eliminazione delle salmonelle
  • aiutare ad eliminare l'eccesso di estrogeni
  • produrre sostanze antibiotiche, impedendo agli acidi biliari di trasformarsi in agenti cancerogeni
  • eliminare la putrefazione intestinale modificando in positivo il livello del pH,
  • aiutare la eliminazione delle sostanze cancerogene, inibendo la carcinogenesi, riducendo l'attività delle tossine, fagocitando le cellule tumorali dell'intestino

Spesso si verifica la necessità di un riequilibrio della flora batterica intestinale, ma la nostra alimentazione quotidiana difficilmente risulta in grado di soddisfare questa esigenza, in quanto scarseggiano i cibi cosiddetti"vivi"; oggigiorno, per esempio, nemmeno il latte pastorizzato ha contenuti interessanti di lattobacilli.
Ecco giustificato il sempre più inevitabile ricorso all'integrazione di fermenti lattici vivi, integrazione più efficace se associata ad unasostanza prebiotica come l’inulina.
Anche se i fermenti lattici sono in grado di oltrepassare la barriera acida dello stomaco (lo è specialmente il Lactobacillus Acidophilus), affinché possano raggiungere con più facilità e con una certa sicurezza l'intestino, risulta molto utile una dieta che renda lo stomaco stesso un ambiente il meno acido possibile, come, per esempio, una dieta a base di vegetali crudi (frutta e verdura), da assumere, però, in caso di diarrea, opportunamente, in parte sottoforma di centrifugati, in parte cotti.
Questi alimenti, infatti, possiedono un buon potere alcalinizzante, mentre è da evitare l'assunzione associata di fermenti lattici e cibo acidificante (cibi proteici in generale e cibi dolci).

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