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Soia

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Fonte: Articolo pubblicato da Valsoia
Proprietà nutrizionali:

Rispetto agli altri legumi, la soia ha un elevato contenuto proteico (oltre il 35% contro il 20-25% delle altre leguminose) e lipidico (il 18%). E' inoltre ricca di isoflavonoidi e di fitoestrogeni (estrogeni di origine vegetale) che agiscono come sostituto degli estrogeni naturali in situazioni di carenza, come la menopausa, contrastando l'insorgere della osteoporosi. L'integrazione di fitoestrogeni diminuisce anche la probabilità di cancro al seno, la cui frequenza nelle donne asiatiche è decisamente inferiore a quella delle donne europee. La soia è un alimento interessante anche per l'uomo: alcuni studi hanno documentato una connessione tra una dieta ricca di proteine di origine vegetale derivante dalla soia e un basso rischio di contrarre il cancro al colon e alla prostata, due delle cause più diffuse di mortalità tra gli uomini. Come alimento è importante per gli effetti benefici nella riduzione del colesterolo, nonché come fonte di proteine nell'alimentazione vegetariana.

Consigli:

I germogli di soia si possono utilizzare crudi in insalata oppure per preparare dei piatti caldi di verdure, scottandoli o saltandoli in padella in poco olio. Ecco come coltivarli in casa: lavare i semi di soia, metterli a bagno in acqua fredda in un vaso di vetro almeno 12 ore; scolare l'acqua, sciacquare i semi con l'acqua tiepida e rimetterli nel vaso; Mettere il contenitore in un luogo buio e caldo, in posizione inclinata e capovolta. I germogli freschi di soia saranno pronti per il consumo dopo 4-5 giorni. Un altro suggerimento per piatti sani e nutrienti: puoi usare la farina di soia per fare la pasta del pane (70% di farina di frumento, 30% di farina di soia). Il pane lieviterà meglio, sarà più soffice e durerà anche più a lungo, mantenendosi fresco e croccante. Con la stessa farina mista si possono preparare anche frittelle, biscotti e torte, oppure la pasta per fare la pizza. Aggiungendo la farina di soia all'impasto della pizza, a base di farina di frumento, acqua e lievito, la pasta trattiene l'acqua, non si essica velocemente e può quindi anche essere lavorata con 2-3 giorni di anticipo.

Varietà:

Vi sono due varietà di soia: la soia gialla (la più commercializzata) e la soia nera (che invece viene consumata soprattutto sul luogo di produzione). Altri semi vengono chiamati 'soia' ma appartengono in realtà alla famiglia dei fagioli: la soia rossa, detta azuki (Phaseolus angularis) e la soia verde, detta fagiolo mung (Vigna radiata). La soia può arrivare sulle nostre tavole in maniere diverse:

  • FARINA DI SOIA - farina ricavata dal seme della soia, che si può usare in cucina, come le normali farine di cereali per la preparazione di pasta, biscotti, dolci e pane. Non contiene glutine, quindi può essere una valida alternativa per i celiaci.
  • GERMOGLI DI SOIA - si ricavano dalla pianta appena nata e sono una via di mezzo tra legumi e verdure. Forniscono infatti solo 49 calorie per etto e sono più digeribili dei semi perché la germinazione trasforma parzialmente l'amido e i grassi. Il 6% del loro peso è costituito da proteine, ma contengono anche le vitamine C e del gruppo B, ferro, calcio, zinco e soprattutto acido folico.
  • LATTE DI SOIA - il derivato più comune, si ottiene dalla macerazione dei semi di soia in acqua. Usato come sostituto del latte vaccino, il latte di soia è privo di lattosio, lo zucchero tipico del latte di origine animale e, come tale, può essere adatto per chi presenta intolleranza a questo componente. Come tutti i derivati della soia è privo di colesterolo ed è ricco di acidi grassi polinsaturi.
  • LECITINA DI SOIA - dalla farina sgrassata si ricava l'olio, da usare al naturale oppure sotto forma di lecitina. La lecitina (fosfolipide) è un elemento fondamentale per l'organismo umano: la lecitina agisce beneficamente, infatti, sull'apparato circolatorio e sul sistema nervoso.
  • “CARNE DI SOIA” - è l'ultimo metodo di trasformazione di questo legume in ordine di tempo; la farina viene lavorata e resa simile alla carne.
  • MISO - salsa vegetale, particolarmente utilizzata in Giappone, costituita da miscele fermentate di semi di soia, acqua, sale e riso. Si usa generalmente come insaporitore di minestre.
  • OLIO DI SOIA - si ricava dai semi della soia.
  • PANE, PASTA E FIOCCHI - ottenuti miscelando farina di soia e farina di frumento.
  • NOCCIOLINE DI SOIA - sono costituite dai semi di soia fatti saltare nell'olio o tostati; sono usate per condire piatti o insaporire yogurt o primi.
  • SALSA DI SOIA - viene prodotta mediante la fermentazione della soia e del frumento, dell'orzo e del riso, cotti in precedenza in acqua e con aggiunta di sale.
  • SHOYU - salsa ricavata dalla fermentazione della soia gialla e del frumento.
  • TAMARI - salsa prodotta mediante la fermentazione della soia gialla in botti di legno per tre anni.
  • TEMPEH - alimento molto diffuso in Indonesia, a base di soia bollita e fermentata. Viene usato per insaporire la pasta o il riso come una specie di sugo, oppure in panini o insalate o per insaporire le grigliate.
  • TOFU (formaggio di soia) - si ottiene dalla coagulazione del latte di soia effettuata con composti del sodio (cloruro o solfato). Cremoso e denso, ha l'aspetto simile al tomino o alla mozzarella. Essendo un derivato del latte di soia, ne presenta tutti i lati positivi (assenza di colesterolo e grassi saturi) e i lati negativi (assenza di calcio e scarso apporto di sali minerali). Può essere un parziale sostituto di uova o carne.
Storia:

La soia è originaria dell'Estremo Oriente (Cina, Giappone, Indonesia) e viene tuttora ampiamente coltivata in questi Paesi, anche se oggi i maggiori produttori mondiali sono gli Stati Uniti e il Brasile. Fu introdotta in Europa nel XVIII secolo, ma solo da pochi decenni ha assunto un'importanza notevole dal punto di vista alimentare.

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